World Championship Techno 293
Pwllheli, Galles – Si chiude con un bottino di cinque medaglie e quattro titoli il Campionato del Mondo Techno 293 appena concluso nelle acque di Pwllheli, in Galles. Una spedizione italiana trionfale, che ha visto gli atleti azzurri difendere i colori nazionali con immenso onore e regalare alla nostra nazione giornate di pura emozione, conquistando il podio in multiple categorie.
Sul tetto del mondo è salita Teresa Medde (Windsurfing Club Cagliari), che nella categoria Techno Plus femminile ha stregato il campo regata dopo regata. La sua performance è stata un capolavoro di costanza e talento, qualità che le hanno permesso di superare le avversarie più agguerrite e di cingersi d’oro, diventando a tutti gli effetti Campionessa del Mondo.
A fare compagnia alla neo campionessa, eguagliandola in splendore e a conquistare il titolo di Campione del Mondo nella categoria Techno Plus è stato Kristian Porcu ( Club Nautico Arzachena). Con una prova di forza, tecnica e determinazione, Porcu ha dominato la flotta maschile, secondo solo agli atleti nipponici, che gareggiavano nella categoria Open, gestendo pressione e vento con la freddezza di un veterano. Il suo percorso quasi perfetto gli è valso il gradino più alto del podio e la medaglia d’oro più ambita.
Il palmarès azzurro si arricchisce di un argento, questa volta nella flotta Under 17 femminile, grazie alla prova superba di Laura Grasso Castagnetta (Club Canottieri Roggero Lauria). Con determinazione e classe, Laura ha navigato con una costanza esemplare, disputando regate al massimo livello e meritando pienamente di salire sul secondo gradino del podio mondiale. Un risultato che conferma la sua crescita tecnica e la proietta tra le promesse più brillanti della vela italiana.
Completa il quadro di una spedizione di enorme successo il coraggio di Chiara Marras (LNI Ostia) nella categoria U13, dove conquista la medaglia di bronzo overall, che le da diritto al titolo e la medaglia d'oro come prima femminile. Partita in sordina a causa di un’influenza che avrebbe potuto minarne le energie, Chiara ha invece dimostrato un cuore da leonessa. Ogni sua virata è stata una battaglia vinta, non solo contro le avversarie, ma anche contro i propri limiti fisici. Una lotta condotta fino all’ultima bordata, che è stata ripagata con un magnifico bronzo mondiale. Il suo terzo posto sa di vittoria, un testamento di resilienza e amore per lo sport.
Ma i campioni non sono solo quelli sul podio. La spedizione italiana lascia il Galles anche con la stima per chi ha sfiorato l'alloro, dimostrando di essere comunque tra i migliori al mondo. È il caso di Agata Del Fabbro (Circolo Surf Torbole) nella U17, di Irene Bernardo Silici (LNI Ostia) e Francesco Cao(Windsurfing Club Cagliari) nella U15, veri e propri feriti di guerra che devono tornare a casa con l'amaro in bocca per una medaglia di legno – il quarto posto – che per un nulla ha negato loro la gloria del podio. Hanno combattuto regata dopo regata, mostrando un valore tecnico e umano immenso, e sono usciti dalle acque gallesi sapendo di essere stati protagonisti assoluti di questo Mondiale.
Questi risultati, sia quelli coronati da medaglie che quelli no, non sono frutto del caso. Sono il prodotto di un percorso di crescita, sacrificio e lavoro di squadra che coinvolge atleti, famiglie e tecnici (presenti in Galles Celine Bordier, Nicola Camozzi, Alessandro Melis, Andrea Melis, Enrico Picone e Mattia Onali).
Il vento di Pwllheli ha portato con sé il respiro di un’Italia che, nello sport velico, sa esprimere campioni di altissimo livello e, soprattutto, giovani con una tempra incredibile.
Il mondo della vela italiana oggi può festeggiare un Mondiale storico. Non solo per le medaglie, ma per il messaggio di passione, tenacia e cuore che Teresa, Kristian, Laura, Chiara Agata, Irene, Francesco e tutti gli altri atleti italiani hanno saputo lanciare dal Galles a tutta Italia.
Complimenti, Campioni!